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Esperando a Inaniel


02 Apr

Era lì, alla fontana vicino al palo della luce.

Aggrappato con le unghie a questi scampoli d’inverno, dice.
Ci potresti credere?
Aria fredda.
Foglie cariche d’acqua.
Fango ovunque.

Buahahahahaha.
Sei impazzito?
Primavera.
Prova ad andare a piedi,
di notte,
verso il ponte.
Mille voci tutt’intorno.
L’acqua si scioglie, ma si scioglie in mille suoni diversi.
[Succede anche di giorno, ma di giorno non lo vedi].

Si guardavano come se fossero stati rinchiusi, tutto l’inverno.
Lì, a dieci metri di distanza.
Qualche contatto sporadico, ma non avevamo niente da raccontarsi:
entrambi stavano vivendo la stessa storia.

Eppure ti dico che preferisco l’inverno, meglio così.
Mancanza assoluta di colori: chi l’ha detto?
Io d’inverno invece riesco a godere meglio delle sfumature.

Quante volte ce lo siamo detti?
L’anno scorso, forse a ruoli invertiti, ci stavamo menando le stesse fiabe.
E’ la notte la cornice di tutto, è nel buio che si avanza a passo più forte.
E lo sai perché?
Perché di notte ti riesci a scrollare dalla pelle tutto il superfluo.

Poi si sono salutati.
Non mi lasci niente?, le ha chiesto
Hai bisogno di qualcosa?, gli ha risposto.

Io ho bisogno di una canzone.
Io ho bisogno di una preghiera.

Shaken Ice


15 Dic

Rimane incollato ai vetri, questo senso di fibrillazione esasperata che smuove le ragazze sui bus, e lascia indifferenti i pensionati, il venerdì mattina.
Una patina bianca a coprir la trasparenza, memoria del vento che costruisce nel buio un’immagine e una trama.
Un sentiero su cui si scivola perchè ci si rimane incollati.

Rimane incrostata ai vetri questa voglia insana di stringerlo tutto
sentirsi come un’ombra che incombe su un’entità immobile, indifesa.
sentirsi come quell’entità immobile, indifesa, riconoscersi lì.

Lì, nell’inganno di un fuoco di ghiaccio, di un gelo che scalda
di un vetro che non è più trasparente da quando c’è questa patina bianca.
A leccare il fondo del bicchiere per inventarsi finalmente un sapore.
A leccare il fondo del bicchiere per aggrapparsi al retrogusto di un’idea.

Rimane stampato sul vetro questo inganno della materia.
E se lo guardi in controluce
ha la stessa consistenza
[lo stesso colore]
del granello di sale che lo scioglierà.

cricric


12 Mag

questa sera mi sono fermato ad ascoltare i grilli.
sono usciti di casa per la prima volta: un’altra estate è arrivata.
escono i grilli, e si riduce all’ennesima potenza la dimensione delle cose, si stringe lo sguardo del mondo che conta, improvvisamente si smette di essere “qualcosa”. I grilli: quelli dell’infanzia. quelli dell’umanità bambina. quelli tra il fieno che cresce e profuma di terra.
il canto dei grilli, e il movimento circolare dei pensieri.
l’aria d’estate come se fosse rimasta chiusa in un armadio, tra i vestiti già indossati, che da domani serviranno ancora.
le parole rovesciate contro gli scogli, tra le onde eterne di un mediterraneo che non ci ascolterà mai.
un sogno in cui non si ha più fede, una fede senza più sogni, l’ebbrezza del vuoto sulla nostra pelle giovane. Ma allora tu… ma allora noi…

Ascolta i grilli che cantano: un’altra estate è arrivata.

Over


17 Gen

Passerà questo inverno freddo, e si porterà con sé la sua scia di Saeglopur islandese. Passerà il male ai capelli, la vertigine dell’illusione, la voglia di sognare incubi irrealizzabili. Passeranno sulle nostre teste le carrozze dei nobili la domenica mattina, passerà il calore morbido della stanza con la sua luce blu. Passerà il poeta, e con lui la poesia, passerà il genio con una mano sul culo della sregolatezza. Passeranno tanti nostalgici in un vecchio negozio di dischi, e passerà una mano tra i capelli portandoseli via tutti. Passerà il tempo dell’uomo volante, passeranno le mode e con loro le stagioni, quando un giorno saranno una cosa sola.

E passeranno pure le stagioni, quando non andranno più di moda

That’s Colombia


27 Apr

leo.jpg

Come molti sapranno, sono tempi tirati per il Presidente Uribe dopo l’arresto del cugino Mario per nientepocodimenoche “parapolitica” (interessanti anche le connessioni con Salvatore Mancuso). Interessante la reazione presidenziale alla faccenda: commissione “amica” nel congresso incaricata di verificare le accuse mosse contro Uribe, scavalcando letterlamente il sistema giudiziario. Mossa intelligente ma poco origianale.

Si parlava, qualche post piu’ in basso, del paradiso ancora vergine di Taganga. La spettacolarita’ drammatica nei colori di queste foto rimanda subito al peggio, ma per questa volta si tratta “solamente” di olio d’oliva. La distruzione dell’angolo di pace e’ comunque solamente rimandata: Santa Marta con il suo porto e i suoi turisti e le sue puttane tristi e’ vicina.

Ridatemi le stagioni. Mettete dei puntoacapo tra un paragrafo temporale e l’altro, e fate scendere dal cielo pioggie ed interperie. Riformulate la fantasia di questo sistema assurdo in cui alle 6 in punto di ogni giornata il mondo diventa rosa e scenda la notte. Dopodiche’, rimpiangero’ in un moto perpetuo comune il costante sogno climatico caraibico.

Influenze nordamericane dei tempi che furuno. Ne rimangono tracce tra gli scaffali degli uffici anagrafici, dove piu’ di un papa’ ha registrato i propri figli con il nome di “Madeinusa”, “Maifrend” o “Usnavy”. Il migliore rimane comunque Waltdisney Gonzales.

“Nosotros colombianos tenimos la obligacion moral de tratar en el mejor modo posible qualquiera etranjero. Para cambiar la mala imagen que el mundo tiene de nuestro espectacular pais”. Albert.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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