Là dove transitano, rimane una scia sulla terra a sottolineare il loro passaggio, un sentiero visibile dalla luna, così almeno dice chi è stato lassù. Da destra verso sinistra viaggiano in scioltezza. Da sinistra verso destra, dondolano sotto il peso di un frammento di foglia dieci volte più pesante di loro, barcollano pesantemente, eppure non mollano.
Le formiche si spostano, vagano. Si sbattono. Cercano decine di metri più in là il frammento di foglia migliore, quello che non esiste, vicino al loro buco. O credono di trovarne un pezzetto migliore, più verde o più buono, la foglia migliore del mondo. O ancora, chissà , semplicemente si muovono per dare un senso alle loro sei zampe, si muovono per non pensare, si muovono perchè così ha deciso il presidente delle formiche, o si muovono per fuggire da lui.
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Le formiche del tropico
22
Ott