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Dromologia


15 Lug

Parole e sguardi di circostanza. Il tipo di quei lontani giovedì notte passati intorno al Risiko è apparso inaspettato in ultima fila. Giacca e cravatta, capelli impomatati. Chi l’avrebbe mai detto? Quattro anni almeno senza sapere nulla di lui, nient’altro che notizie di terza mano. Ha la faccia emozionata, pare perfino contento di rivedermi.
E adesso? Cosa farai? Quali progetti? Lo sai che il nostro vecchio amico si è trasferito a Londra?
Poi mi parla della sua tesi. Inspiegabilmente convinto che la questione possa rivestire una certa importanza.
Quando ormai ci siamo detti tutto lo vedo bisbigliare con un signore con il pizzetto e una donna con la piega sul lato sinistro. Anche loro sono emozionati, anche loro muovono gli occhi a destra e sinistra, nervosi.

Cinquantacinque minuti più tardi tutto è finito. Le notti dell’Amazzonia, la vecchia venditrice ambulante di Kaunas, il suono disordinato di una chiva, le melodie del tropico. Finite anche le scarpe, asfalto che non scorre più, sotto i piedi. Una storia iniziata cinquecentocinquantuno articoli fa, una storia disordinata e folle. Accademia itinerante. Universidad del Mundo. Lectio magistralis tra le puttane e i marinai filippini di Buenaventura. Laurea honoris causa al poeta seduto all’incrocio tra la carrera 45 e la calle 79 di Barranquilla. Libri e libri volati via tra i sedili dei bus, degli aerei, dei treni, degli alberi. Quaderni di appunti che sono nomi di persona e indirizzi mail, mappa mentale di un’avventura delirante.

Tutto finito.

La signora bionda ha detto la dichiaro dottore in.

Resta il mare, acqua grigia e sporca di sale.
Il vero colpo di genio è stato l’aver scelto una sede universitaria vicina al mare.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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