Posts Tagged ‘Voli’

Per proprietà commutativa


05 Giu

Disperso tra vecchie mail e promemoria strani scritti su un ventilatore si è materializzata sotto i miei occhi una verità. Niente di cosi importante, per carità, solamente il fatto che Baltic Man era atteso sul Barranquilla-Miami-Houston delle 9.35.

Era. Non ci saranno lontani Texas, nemmeno stanche estati sotto il sole fasullo di parchi in provincia, non è più il tempo per amori di altre epoche e latitudini che inevitabilmente, e ancora una volta, rimangono per strada vittime di assurdi sacrifici cerebrali. Non ci sono orologi nè calendari, non esistono obbligazioni e contratti, le responsabilità sono sepolte sotto una montagna sporca di cd, libri sgualciti, piatti sporchi e portaceneri pieni.

Non esistono catene e non esistono manette. Tutta quella roba è un’invenzione malefica di un animalesco fabbro che fondò lontano nei secoli la prima bottega nei boulevard del cervello. Artiglieria pesante armata per difendersi dalle ragionevolezze dell’istinto, codardia e cobardia mascherata da nomi romantici come “legami” e amore“. Senza una riflessione filosofica sul significato primordiale dei termini, senza ammettere l’esistenza di altre entità nobili che si possono chiamare “fantasia” e “istinto“. Santodio, non dovrebbe e non deve essere toccare il fondo di una bottiglia per capire che le uniche catene ammesse nell’amore dovrebbero essere quelle che legano la tua principessa in estatico visibilio al legno del tuo letto, non dovrebbe e non deve comparire il vecchio angelo custode dei meandri dell’anima a illustrare il principio commutativo dei sentimenti più belli che si possono regalare ad un’entità astratta.

Io me ne rimango tra le palme e tra il sudore eterno. Sudamerica offre ancora le sue materne mammelle, e abbandonato tra salsa e cuccioli di uomo scalzi mi abbandono a succhiarne tutta l’essenza di libertà.

Doni del cielo


22 Dic

La destinazione del famigerato ottopermille da parte dello Stato “laico non praticante” italiano verso la Chiesa Cattolica è da sempre di dominio pubblico. Le esenzioni fiscali che i governi concedono alla suddetta in contropartita a improbabili indulgenze post-moderne è saltata fuori ultimamente, da un’inchiesta de L’Espresso. Gli stipendi statali a insegnanti di religione con monopolio esistono ormai dai decenni più remoti. I finanziamenti ai giornaluncoli cattolici non si differenziano per niente rispetto a quelli concordati a giornaluncoli luterani animisti o ufomani. Scoprire però che per ogni biglietto aereo acquistato (con decollo o atterraggio da un qualsiasi aereoporto italiano) vengono destinati, oltre alle normali tasse italiane, anche 1.81 € di Tasse Vaticane lascia in bocca quello strano sapore di sacrilega eresìa.

Sogni e psicosi nella nobile arte del volo


09 Dic

L’uomo sogna di volare. Da sempre, nei sogni di caverna e nelle intuizioni del Leonardo, tra le righe di centinaia di canzoni e le visioni di paramondi fantastici. Eppure, solo adesso l’homo incomincia a fluttuare e innalzarsi verso il Celeste, privo a dir la verità di una qualsiasi aura mistica ma ammassato tra fagottami e posti finestrino.

Revolution is going on. Un paio di mesi fa è morto Tony Ryan, fondatore della celeberrima Ryanair, e in una delle ultime interviste qualcuno gli chiese che effetto fa pensare di aver cambiato la vita a milioni di europei. Altolà, fermi un attimo a riflettere. Effettivamente…effettivamente chi è poco aggiornato di low-cost e artifici simili stenta parecchio a credere che ormai Stoccolma sia molto più vicina di Ascoli-Piceno (a meno che non ci si trovi in Abruzzo, chiaro); analogalmente il santissimo piissimo aficionado di Trenitalia faticherà a comprendere che con 19 euri si possano percorrere (senza ritardo! Satana!) un paio di migliaia di km. La realtà, però, è sotto gli occhi di tutti, sotto nuove forme di “pendolari europei” e sulle seggiole di un aereoporto low-cost, dove i protagonisti di triangolazioni aerei tranquillamente attendono: personaggi come il mr. Ryan e i suoi numerosissimi seguaci stanno veramente cambiando la comune concezione dello spazio-tempo, ed anche piuttosto rapidamente. Con metodi anche piuttosto innovativi: il “check & Go” per esempio consente ormai di arrivare in aereoporto anche solo 20 minuti prima del volo, evidenziando ancora una volta come la realtà sia più evoluta della sua regolamentazione (fino a quando l’Europa tutta non sarà sotto l’egida di quella strana cosa chiamata Schengen, l’omino del controllo passaporto continuerà per qualcuno ad esistere, immortale).

Resiste però irremovibile alle rivoluzioni l’eterna Linea Gotica, quella muraglia di uomini e scanner che giustamente deve impedire che qualche bizzarro mitomane vestito da musulmano danneggi persone oggetti e politiche internazionali con comportamenti birichini d’alta quota. Si tratterebbe teoricamente di un servizio dalla collettività lodato e benedetto, a nessuno dopotutto piace l’idea di finire incastrati in qualche palazzo governativo, se non fosse per la fantasiosa arbitrarietà che caratterizza questa Tragedia.

Ho passato il check-baggage con una lametta di 4 centimetri 4 nello zaino, non istinto killer ma semplice dimenticanza. Lametta peraltro nascosta neppur troppo bene: ma tutti erano troppo presi nel giudicare la composizione chimica dei temibili Rossetti Di Distruzione Di Massa della ragazza davanti a me per rendere il giusto cerimoniale alla mia lametta. Ignaro e spavaldo, con la presupposizione d’invincibilità, mi sono diretto così verso il Duty Bar, dove ho comprato un’ottima Beck’s (Brema è la città della Beck’s, ndr) che ho senza problemi introdotto sull’aereo.

Ed è così che, preso dal delirio, ho spaccato il vetro sulla testa del signore rubicondo davanti a me come prova della mia invulnerabilità e, con la lametta in una mano e un coccio di vetro nell’altra, mi sono scagliato contro l’equipaggio dirottando l’aereo verso l’ufficio della Sicurezza Aerea Europea a Bruxelles.

Ho voluto vendicare tutti gli shampoos e le coca-cole che mi hanno fatto buttar via in una vita di check-in.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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