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Into the crowd


18 Set

E così pare proprio che il personaggio dell’anno sia Chris McCandless. Sedici anni dopo la tragica fine della sua romantica avventura, un libro preciso e un film semplicemente perfetto hanno fatto conoscere al mondo questo personaggio interessante, interessante e comunque non unico, sicuramente iconizzato dall’oscuro cocktail generato dalla sua vita e dalla sua morte (difficilmente se si fosse trattato di una storia raccontata in prima persona avrebbe raggiunto tale popolarità).

Interessanti dibattiti e noiose prediche sono già state versate su questo fuggitivo contemporaneo, e non mi butterò sicuramente io nell’orgia di questa discussione infinita, anche perchè è appena entrata nella stanza un’enorme e poco rassicurante falena rincoglionita che tra poco s’incenerirà sopra la mia testa. Solo una cosa vorrei segnalare: l’enorme, insensata, collettiva immedesimazione (virtuale) nei confronti del giovane americano.

Beccatevi youtube, per esempio. Impressionante la schiera di avventurieri in quad e mototrial che si sono immortalati sul bus 142 ai bordi dello Stampede Trail, trasformandolo in uno di quei luoghi di macabro culto come era qualche anno fa la villetta di Cogne. O Facebook: 185 personaggi si sono rinominati Alexander Supertramp (lo pseudonimo di McCandless) e una pagina pubblica è aperta ai suoi fans, già più di 2.000.

Con questo che si vuol dire? Niente. Però McCandless-Supertramp è vissuto ed è morto per starci lontano, dalla “civiltà“.

Do you tube?


25 Dic

Ti ricordi? Tempo addietro, non prima di un paio d’anni fa, sia io che tutti elogiavamo e idolatravamo sulla pubblica piazza la rivoluzione-youtube, esaltati verso questa nuova prospettiva di libertà che il nuovo website prometteva e finalmente pronti a una fine della shit-television ormai imminente.

Orbene. Qualche stagione televisiva è passata, e nel frattempo Youtube è stato inglobato dalla multitentacolare piovra di Google; 1 milione e 820 mila persone continuano a guardare Porta a Porta, e la tanoto idolatrata “democrazia di youtube” risente sempre di più dei peggiori effetti della televisione nostrana: Luttazzi non è che l’ultimo personaggio scomparso (parzialmente) dal sito: youtube non tollera le oscenità , e il comico con la sua ormai celebre frase ha osato troppo nominando contemporaneamente volgarità come “Giuliano Ferrara”, “Berlusconi”, “Dell’Utri”, “Previti”, “Santanché”…

E poi. Youtube poteva essere ed effettivamente era un ottimo mezzo per trasmettere Arte, sottoforma di cortometraggi che molti autori pubblicavano per sfruttare il notevole mezzo comunicativo. Si trovava anche su youtube per esempio un ottimo lavoro di un giovane regista lituano sul tema dell’Erotismo, vincitore di numerosi concorsi anche all’estero. Erotomotto è un video di 10 minuti realizzato con un matrimonio tra immagini reali e tecnologie come il Flash semplicemente geniale, accompagnato da una colonna sonora originalissima. L’abilità del regista era stata proprio quella di affrontare il tema dell’erotismo senza l’ausilio di immagini esplicite e banali: youtube l’ha rimosso e non lo lascia ripubblicare perchè “viola i termini d’uso a proposito di immagini pornografiche“.

E’ pornografia questa?

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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