Atmosfera stranamente elegante nel pub, questa sera. Sui quindici variegati volti mal si mascherano austere espressioni di circostanza eccessiva. Presentazione, aroma, assaggio, feedback. Degustazione di whisky, per due ore e con intermezzi culinari di gulash e Tarten la cerimonialità è massima. Scorrono comunque veloci i Magnifici Sette Single Malted, e tra un “invecchiato indiano” e un “aromato neozelandese” si arriva alla fine e le carte si scoprono, puntuali, sui mille deliri di un pub tedesco.
Rinuncio per sempre a capire la cinematografia d’oriente, nippocinese che sia. Ci ho provato ancora una volta, e ancora una volta ho capito che non andremo mai d’accordo. E poi, ma quanto sangue riesce a contenere un nippocinese??
Melodie che sanno d’incenso, racchiudono nell’oscurità dei loro timbri tutte le umide ore spese per ingranarne i meccanismi. Melodie che quando trovano la cima della canna di un organo, penetrano senza tregua alcuna tra pietre muscoli e incensi, in un travolgente finale tacitamente satanico.
Diversamente geniali e genialmente diverse sono tutte le case studentesche d.o.c., senza annotarne l’ubicazione perchè esulano comunque da qualsiasi arredo urbano circostante. Questa è popolata dalle più svariate forme di vita vegetali e cavi elettronici ovunque, e si aggira tra di essi il simpatico, bonario, enorme Knut. Rimanda a giungle peraltro mai viste.
Non esistono i controllori, sui treni della Germania. Per il semplice motivo che il biglietto tutti lo pagano, è chiaro. Ah, l’Italy…
Non si fuma più da 40 giorni, nei pub della Germania. O almeno così dice la legge, perchè poi se proprio si guarda bene la faccenda in quel tavolino laggiù qualcuno ne accende una. E anche là , vicino ai bagni. Ah, l’Italy…?
Magnifico.
Come al solito di invidio… A presto brother!!!
t’…