Archive for ottobre, 2012

Ora legale, minuto mortale


28 Ott

Questa è l’ora in più che questa notte mi regala
Sessanta minuti aggiuntivi a un’esistenza in sottrazione
Cinquantanove minuti – uno è ormai passato – per una direzione.

Un’ora per decidere, un’ora da riempire, un’ora da svuotare.
Un’ora per fare tutto quel che non si avrebbe mai voglia di dire
Un’ora, cinque minuti almeno, per prendere e partire.

E’ il tempo in surplus e in abbondanza
lo spazio tra due lancette in alternanza
la dimensione extra di un segreto
lo sguardo su me stesso,
un gran divieto.

Trentacinque, venti, sei minuti ancora
Così vuota e così bianca, anche quest’ora
aritmetica di un tempo sempre passivo
è la vita intera che se n’è andata,
e io dormivo.

Austerità


26 Ott

Attenzione: Da oggi venerdì 26 questo blog eliminerà tutte le parole non neutre.
Non ci sarà più nessuna “politica”, ma ovviamente nemmeno “religione”, per non parlare di “sesso”, “fantasia”, “sogno” e “amore”.
Via anche “segreto”, perché potrebbe turbare l’immaginario dei bambini, ma a pensarci meglio, via anche “immaginario”.
Non si potrà più parlare di “musica”, neanche per gioco, perché effettivamente non si potrà usare nemmeno più “gioco”.
Sarà consentito un uso moderato di “comprensione”, a patto che non sia accompagnata da nessun aggettivo.
“Sana”, “completa”, “incondizionata”, “pura” non sono più parole neutre, e pertanto verranno bandite.
Limitazione anche per tutte quelle parole che finiscono con “-zione”, quindi per “azione”, “colazione”, “dannazione”, “imtazione”. A ben pensarci, limitazione anche per “limitazione”.
Proibiti i superlativi assoluti, quelli relativi, i termini di comparazione e anche le parole onomatopeiche, proibito tutto ciò che può risvegliare una sensibilità – e quindi un qualcosa poco neutro.
Niente da fare nemmeno per le opposizioni lessicali, non si potrà più dire “bianco” perché potrebbe voler suggerire “nero”, e nemmeno “buio” perché potrebbe accendere una “luce”, per non parlare di “niente”, che potrebbe voler dire “tutto”.
Non si potrà più parlare di niente, perché potrebbe voler dire tutto.

Ma non sarà una rivoluzione così grande, si è visto di peggio, e basterà farci l’abitudine.

E poi, i punti e le virgole, quelli rimarranno.
Ma non in grassetto.

Cyborg medievale


20 Ott

Colpi di mano tra il fumo dei seccatoi
é la notte, hombre, la notte
che assume temperature diverse e un unico colore.
La postmodernità è una scritta ungherese tra gli strumenti del burro.

Affondano i tasti neri sotto i colpi delle dita
al punto che si potrebbero comporre anagrammi di vita espressa e battuta.
a, s, t, n, spazio.
Una mela in contemporanea per contestualizzare il tutto.
Non rimane niente di scritto nella lingua del fumo.

Sui tasti neri, in tonalità disarmoniche.
Dicono che basterebbe dare un senso ritmico ai tasti neri per omaggiare un pianoforte.
Dicono anche che nella proiezione del futuro c’è il passato.

E il vino.
Il vino vive.
Il vino vive cinque, otto, trentanove anni.
Vive a contatto col legno e ne assorbe i profumi.
Ma nemmeno tutto questo ormai importa più.

E poi?

E poi.

A postmodern telegram


09 Ott

You know, I took the decision to move to south america in december with my wife and then to try to live in San Francisco.

So I sold my car last week and I still have just my small motorbike at the moment.

My only chance to reach you now is by train…

Sorry again about this.

I will see what is going on and let you know.

Spionaggio internazionale


04 Ott

La carta de presentación oficial para los ciudadanos de países en
convenio marco, debe ser expedida por el Ministerio de Relaciones
Exteriores de su país o por la entidad del gobierno responsable del
tema educativo. Para los ciudadanos de países en convenios
interinstitucionales con el ICETEX, la carta de presentación oficial
debe ser expedida por la institución de educación superior extranjera
con la cual el ICETEX suscribió el convenio. En la carta de
presentación oficial expedida, tanto por las autoridades de gobierno
como por las instituciones de educación superior en convenio
interinstitucional con el ICETEX, se debe recomendar al estudiante
como candidato al programa de becas y la importancia de adelantar
estudios de posgrado en Colombia.

Hibakusha


03 Ott

Nei centri commerciali, nel parcheggio di un autogrill, per strada.
L’arte è quel concetto che non ha bisogno di un concetto, semplicemente accade.

Hibakusha è l’arte nella sua forma più autentica, quella della Natura.
Sono due mani e una decina di bombolette a stendere il ricordo della stupidità umana, una tonalità di neri metallizzati che ha cambiato la percezione della nostra impotenza.
Ma saranno l’acqua e il sole a far cresce un albero lì di fronte al delirio, la stessa acqua e lo stesso sole a cancellare scolorire sbiadire eliminare il ricordo dell’uomo.

L’albero è il Gingko Biloba, la pianta a semi più antica che (r)esiste sulla Terra. Le mani i colori e l’idea sono di Bruno Volpez.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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