Residui di staticità da scrollarsi di dosso, irritano. Sogni di Tagikistan, ma il Tagikistan è troppo lontano, e il passaporto sepolto sotto pile di umidità . E Mompos dietro l’angolo, Mompos terra spagnola nella Colonia del 1500, Mompos terra di nessuno e terra di tutti ma soprattutto terra, un ritaglio di terra piantato in mezzo al Rìo Magdalena, si dice che Garcìa Marquez immaginò lì la sua Macondo, una storia credibile per architettura e geografia ma completamente irrilevante. La realtà dei libri non deve confondersi con la realtà del reale, intrisa di monossido di carbonio e sole, la stagione delle pioggie ancora non arriva, è il fenomeno del temibile Niño che sta sconvolgendo il mondo, e mentre una Norvegia cinquant’anni più avanti costruisce una riserva della vita, c’è chi risale el Rìo y se va pa’ Mompos.
“…eppure pensava che la sua follia lo avrebbe protetto a sufficienza contro la stupidità e la cattiveria…” (t. ben jelloun)
Pronunciato “Mompóssss”, ma scritto con la X? Me lo sono sempre chiesto, e immagino che tu avrai visto i segnali stradali…