Eh, come lo capisco. La trepidante attesa, i mille “eh va bè, se vado bene, se no pazienza” ripetuti mentalmente, la mole di progetti e idee strane che ti travolgono nei momenti piu assurdi della giornata.
Poi, dopo l’attimochecambialavita, un’altra, infinita sequenza di materiale mentale. Le faccende solamente, distrattamente pensate si concretizzano, i pensieri archiviati con un “nel caso, si vedrà ” diventano problemi da affrontare, in lista d’attesa. Mai così pesanti, però…si pensa alla causa, al significato e al perchè di quei problemi, si pensa a quello che sarà dopo, ci si accorge che niente è piu’ pesante come prima.
L’atto finale sarà quello degli ultimi giorni, quelli delle gambe che tremano. Sarà un risolvere le ultime questioni, un salutare la gente piu’ calorosamente che le altre volte, con quel giorno che all’inizio si vorrebbe rimandare di una settimana e nei metri finali pare non arrivare piu’. Ti consuma il cervello, contorce lo stomaco, prima di restituirti una nuova vita, pulita e stirata.
Scappare da un mondo che è il tuo, lo è sempre stato, un contenitore effettivamente perfetto per il tuo equilibrio psico-fisico, ma perfetto solo fino a quando dopo un chek-in mentale non ti accorgi che ne esistono anche altri. Probabilmente, incredibile non averlo mai pensato prima, migliori.
Quel che era toccato a me adesso capiterà anche a mio fratello, che ha appena vinto una borsa di studio per un bell’annetto negli Stati Uniti. A 17 anni ancora da compiere, per una quarta superiore in un altro posto di questo simpatico globo terraqueo, a constatare come il mondo non finisca quando si arriva con lo sguardo sulla catena delle Alpi Marittime. A constatare come l’apertura mentale sia un dono non necessariamente ereditario.
Buona fortuna brother. Mi sa proprio che verrò a trovarti.
l’apertura mentale sia un dono non necessariamente ereditario.
buona questa!!
Ogni riferimento a persone, cose o mentalità realmente esistenti è da considerarsi puramente casuale.
leggiti l’intro del libro di montalban, assassinio al comitato centrale, sull’archetipo….
calza a pennello
l’anonimo ha detto
Sarebbe anche meglio se l’anonimo si firmasse!
se si firma che anonimo è?
Conosco anonimi che si firmano creativamente.
Ad esempio, “anonimo presente al glf concert in piedi appoggiato al termosifone.”
yehhhhhhhh!!allora e’ lui il fortunato!!!!!
ke figata!!
sono troppo felice x lui!!
Non guardo per tre giorni il blog e mi spari due post così!
Complimenti a tuo fratello!
Male cournot, male!
Ciao Seux!
apprendo la notizia direttamente dal tuo post e non dalla diretta concorrente, cioè mia nipote!…che cmq non l’ha presa male, si sta consolando con buoni risultati nello sci!
Domani vedrò tuo fratello nella vecchia scuola superiore (è già passato un pò di tempo) e gli farò l’in bocca al lupo; e finalmente lobo!
Saluti transiberiani!
Paul
Hey Paux! Ti ricordi cosa si diceva, a proposito della faccenda statunitense, nei viaggioni tra genova e ventimiglia??? Mi raccomando, dobbiamo realizzare la faccenda.
Tu fai i complimenti a Fra, per lo sci. E saluta il LoBo.
Ulan Bataar!
Sì che mi ricordo…se imparo a non sfracellarmi mano-gomito-ginocchio quano p…lo, nessun problema!