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Prosopopea di una città vuota.
Passi incontrastati sferzano
sul ghiaccio,
scivolano,
portano dritti verso un casalingo calore.
Due alcolizzati affrontano la notte,
gatti neri rabbiosi che urlano
contro un qualche vento
vincitori perdenti di un’altra serata,
di un’intera vita.
Passi incontrastati ma sempre
piu pesanti,
non è il ghiaccio non è la neve:
si cammina anche con l’anima,
invincibile forza di gravità orizzontale.
Tre di notte,
l’ora dei fantasmi.
Entità mistiche e sconosciute
Intangibili
Appaiono e si dissolvono
Con il potere del pensiero.
Lenzuola tiepide avvolgono
Il corpo di un angelo:
quando abbandona i suoi colori
insieme alla coscienza,
tinge di grigio questa città vuota.
Come i fantasmi,
così gli angeli:
Entità mistiche e sconosciute,
evanescenti
Appaiono e si dissolvono
Con il potere del pensiero.
🙂
non ho saputo che sei un poeta! Qualli suei talenti nascondi ancora? 😉
Bello,
mi ci ritrovo.
D’altronde sai che i viaggi mentali piacciono anche a me…
bella! anke poeta..un ragazzo dalle mille risorse questo baltic man!
Ehi poeta il freddo di Kiev ti ha congelato e non riesci più ad usare la tastiera di un computer?
Auguri! Ma ieri mi sono dimenticato, non ti offendere ho tardato solo di un giorno..
Com’è questo Paese della (non) Rivoluzione arancione?
Hey grazie a tutti! 77 mail non sono cose da poco….mea culpa se per 6 giorni a Kiev non ho trovato un internet e una tastiera non in cirillico!
Certo però che se non conosci nemmeno il cirillico…
Non lo conosco ma mi piace!