Voglio spostarmi da qua. Voglio prendere un treno perchè mi va e non perchè devo. E scendere quando voglio. Studiare dei libri che non siano scritti dai miei professori sulla base di quelli scritti dai professori dei miei professori. Vivere in un’università che anzichè bloccare l’accesso a Skype lo incoraggi. Prendere un aereo senza che persone che si spostano da Genova Est a Genova Ovest in macchina mi dicano “l’aereo inquina“. Bere l’acqua del rubinetto e il vino di mio nonno. Andare in spiaggia di notte o quando piove, che non c’è nessuno. Avere un motivo per tornare in ogni posto in cui sono stato. Imparare il russo e non dimenticare le altre. Lavorare dove come e quando piace a me altrimenti non lavorare.
Voglio tornare a Kiev. Imparare a capire cos’è l’html. Portare una ragazza alla domenica su colline assurde con gente assurda che suona assurda musica con me. Usare t-shirt che ho solo io senza comprare a 60 euro quelle che hanno tutti. Passare il tempo a rivedere amici. Andare in Sud America. Passare mille altre notti come quella appena finita. Mandare a fanculo chi di lavoro fa il P.R. e non ha ancora capito che le discoteche italiane non mi avranno mai. Comprarmi una Lada e andare a trovare amici in Spagna con quella. Smettere di raccontare a tutti cosa è stato per me lassù a Nord, che tanto non ci riesco.
Signori, quante similitudini con il sottoscritto…davvero tante, così tante che mi lasciano basito – senza parole.
Sarebbe tutto da quotare, non so che altro aggiungere…
P.S: ho così ricevuto la conferma che sul lavoro la pensiamo allo stesso modo.
Il futuro non è più quello di una volta.
quoto tutto anchio)))
🙂
Sud America??!!nao ha problemas!! vens comigo meu amigo!!!
Sarebbe bello… molto bello… ci riusciremo a farcela un giretto prima o poi??!?!
Intanto di abbraccio forte forte, in attesa di farlo per davvero tra una manciata di giorni…
ciao draugas 🙂
io ho finito con questa bielorussia…. 😉
quante voglie mi sono rimaste… tra tutte quella di comprare un lada o una zhiguli o una volga. di un colore assurdo e ineguagliabile al di qua della cortina. o al di qua della tenda.
sono a milano e ti penso già in america latina tra un annetto…
mamma mia… solo solo pensarti in peru o nell’ecuador indigeni… con mille strumenti musicali creati coi semi di una pianta leggendaria…. già mi viene la pelle d’oca.
buon andare, o traducendo letteralmente dal russo (buon viaggio) “felici strade”!!!
ella
Grande ella!! Alla fine sei tornata anche tu.
Traducendo dal ligure: “Belin sei mesi in bielorussia….che fiera!”
Sai che quando un giorno ci beccheremo di nuovo mi aggiornerai. Intanto i tuoi racconti su autobus e detersivi in un paese ancora-quasi-ex-sovietico mi hanno incantato.
Sudamerica?? Boh!!!
Cieux Leux!