Ti ricordi?

05 Ott

                                               floppy.jpg

Non guardarmi così, l’ho dovuto fare. Una di quelle situazioni da “spalla al muro”, senza possibilità d’appello nè di fuga, sorta di obbligo morale nei confronti di qualcuno che in te ha riposto la sua fiducia.

E’ stato terribile, davvero. Non sapevo più come si facesse, come muovermi, ero vergognosamente macchinoso in quei movimenti una volta così elementari.

E’ durato poco, magico incantesimo di un momento, poi tutto si è fermato e l’Attimo evanescente si è volatilizzato, mentre simboli stranissimi apparivano illogicamente ai miei occhi. Il buio, là sotto, produceva rumori e suoni inquietanti.

E’ stata cosa di un attimo, l’ho detto. Ma erano anni, secoli, millenni che non usavo più quei tragicomici marchingegni chiamati floppy. Ed è stata come la prima volta.

4 Responses

  1. Henry ha detto:

    Hey, bel post Sandro! 🙂
    Pensa che all’inizio non mi ha caricato l’immagine, per cui stavo leggendo immaginandomi chissà cosa!
    Anche per me sono passati anni dall’ultima volta che ne ho usato uno…chissà che strano tornare (anche se solo per un attimo) alla magia di quei 1,44 MB plasticosi!

  2. dolores ha detto:

    ma esistono ancora?!

    ciau:)

    dolores

  3. baltic man ha detto:

    Disco non formattato nell’unità A. Formattare il disco?!?

  4. […] qua non si parla mai di tecnologie. Negli ultimi mesi, oltre a floppy disk e programmi che ti fanno diventare un Simpson, non si è più affrontato il tema, […]

Leave a Reply

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


Ricerca personalizzata