Parabole gratuite

16 Nov

C’era una linea pesante di nebbia che segnava un confine altrimenti infinito. Maree di pini uniformi bianchi si spingevano fin laggiu’, mentre dall’altra parte campi di neve ospitavano una o due casette dal tetto appuntito. Un filo di fumo sembrava essere il motore della coltre nebbiosa, mentre la notte ancora una volta precoce arrivava.

Paesaggio perfetto. Paesaggio perfetto? No.

Su quella linea nera ghiacciata che attraversava la Quiete si trovavano infatti il sottoscritto ed un compare, visibilmente alterati per la sorte inequivocabilmente avversa. Avevano infatti forato la gomma anteriore sinistra in pieno nulla, in un pomeriggio di novembre che il termometro fissava a -4 (questa tastiera sovietica non ha il simbolino del grado centigrado, ndr). Le imprecazioni del Nostro Eroe non si limatavato tuttavia alla malasorte, ma colpivano anche il suddetto Compare per la leggerezza con cui da 5 anni ormai non controllava la ruota di scorta, visibilmente sottoatmosfera.

Rimaneva cosi’ l’ultima scappatoia, quel pollice alzato in mesto appello alla solidarieta’ umana, in un agonizzante pomeriggio di novembre lungo una Via Baltica.

Senza troppe pretese ad onor del vero, fino a quando un compiacente furgoncino si fermava in soccorso dei nostri Malcapitati. L’inaspettato aiuto si tramuto’ in un allegro viaggio verso il primo Dioloscampi Benzinaro, distante logicamente una ventina di km. Qui, adempiuti gli obblighi di Pompa, trovarono la moglie dell’Illuminatissimo Benzinaro che piissima offri’ il passaggio sulla via del ritorno.

E fu proprio li’, tra musiche esoteriche rave e stentati inglese, che i nostri Malcapitati scoprirono di esser stati salvati pochi minuti prima da due avanzi di galera, ladroni compagni di sventura del Cristo sulla croce proporrebbe l’allegoria, due pseudo-omicidi di paese usciti ancora una volta dal carcere pochi giorni prima.

La mente umana, questa volta lontana da facili pregiudizi, li celebrera’ nel ricordo cosi: furono gli unici che si fermarono a soccorrere, in mezz’ora di gelida attesa. Amen.

4 Responses

  1. Henry ha detto:

    Quindi niente Babushka neanche stavolta?

    Ormai sei un pozzo d’esperienza!
    Ti ci vedo in quella situazione, ma soprattutto ti ci vedo senza alcun tipo di pregiudizio!
    Bello il finale: La mente umana, questa volta lontana da facili pregiudizi, li celebrera’ nel ricordo cosi: furono gli unici che si fermarono a soccorrere, in mezz’ora di gelida attesa. Amen.

  2. baltic man ha detto:

    Ormai ci ho rinunciato, alle babushke….!

  3. Leuniju ha detto:

    FRATELLO! HO BISOGNO DI TE!!!
    HO RICEVUTO L’E-MAIL!!!
    VOGLIO PARTIRE!!!

  4. baltic man ha detto:

    Perbacco allora quando ti chiamo su skype rispondimi!!!

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Diary of a Baltic Man

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