L’apoteosi dei sensi

05 Feb

Questa e’ la Barranquilla che mi ha accolto, in questi giorni di questo carnevale cittadino che e’ il secondo del sudamerica, nonche’ Patrimonio dell’Umanita’ Unesco: qualcosa di incredibile, soprattutto per chi non era mai stato prima nella Terra del Sur Latina e si trova in un mondo completamente diverso.

Tutto e’ iniziato gia’ dall’aereo, a Miami, dove sul volo per Barranquilla le hostess e gli steward non erano in solita divisa d’ordinanza ma addobbati di maschere e costumi, in clima carnevalesco. L’approccio in terra colombiana, poi, e’ stato semplicemente indimenticabile. Estasi di 5 sensi presi a calci dalla logica a cui erano sempre stati abituati.

Due milioni di persone per le strade, travestiti o meglio svestiti di ogni addobbo immaginabile, impegnati in un party no-stop che da venerdi’ a martedi’ decreta il vero Capodanno Barranquilleno. Strade intasate fino al limite del possibile, intasate da taxi muli carri carnevaleschi persone e vita. Atmosfera indescrivibile sotto questo cielo maledettamente afoso, davanti ad ogni singola casa si radunano gruppi danzanti ognuno la propria musica senza soluzione di continuita’.

Le prime immediate conoscenze dimostrano subito quanto la popolazione locale sia amichevole e aperta come descritto in milioni di siti e giornalacci, mentre la situazione generale della citta’ lascia intendere che la Colombia è comunque un Paese del Terzo mondo. Un paese del Terzo Mondo in festa, a massa nelle strade, a festeggiare questo rito antico che il mio taxi-driver definisce “diabolico, satanico. Portatore di disordine locuras e incremento delle nascite al nono mese successivo al carnevale”.

Il dover di cronaca imporrebbe anche di parlare dell’importante manifestazione mondiale contro le Farc che si e’ tenuta oggi. Questa volta, però, il diritto di cronaca può aspettare. Là fuori la festa continua, chiama e strappa via…

2 Responses

  1. Il Babbo ha detto:

    E poi una bella disquisizione sul’Università del norte…., sulle “ciccio” madrine…e sull’effetto cerveza su uno sprovveduto “gringo” italiano…

  2. Baltic Man ha detto:

    Ah ah ah!! Touché. Però pare si tratti di effetto-rum e non cerveza..! Però l’ho trovato vivo vegeto e più in forma che mai.
    Con calma si parlerà anche di ciccio-madrine e università. 😉

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Diary of a Baltic Man

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