On the road

11 Feb

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C’era quello che era partito con il primo treno, non importava la direzione, ed era finito in India. O quell’altro, che con due rollerblade ed un ingegnoso carretto voleva scivolare da Cuneo alla Normandia. O quell’altro ancora, uno studente tedesco: finita la maturità, aveva bisogno di pensare con calma sul suo futuro, e allora nell’atmosfera vecchio stile di un viaggio in mula sulle Alpi fino all’Italia avrà trovato la sua via. C’era uno spagnolo, se ne stava a Cuba da mesi e mesi, scriveva a qualche giornale e così sopravviveva. Ricordo anche l’australiano, rimasto imprigionato dalla vodka di Riga e intrappolato là per sempre, e c’era quell’altro che da Mondovì ha pedalato fino a Vladivostok. L’imprevedibile, solitario, stupefacente Matt, scomparso nella steppa del Gobi per riapparire mesi dopo sotto il castello di Kaunas. C’erano gli autostoppisti, tutti gli autostoppisti, che da Istanbul arrivarono ad Amsterdam e da Siviglia raggiunsero Odessa. Un napoletano, uscito da chissà dove, suonò con noi sulle strade di Spagna. Ce n’era un altro, un professore, che il giro d’Italia se lo fece in canoa, e c’era quell’americano che girava l’Asia vendendo software o cos’altro su eBay. C’era sempre il solito, quello collaudato, che se ne sbatteva di febbri gialle o verdi ma voleva fondere una Lada sempre dritto verso Est.

C’erano tutti, ed erano tanti, e li incontravo sempre e solo sulle strade del mondo, compagni di viaggio per cinque minuti ed eroi per sempre.

5 Responses

  1. TOMMI ha detto:

    che belle immagini, classicamente “on the road”!
    baltic man, ti andrebbe di fare uno scambio link?
    a presto,
    tommi – http://www.bloginternazionale.com

  2. Baltic Man ha detto:

    Gia’ c’eri nella blogroll….!

  3. viola ha detto:

    bibi, io negli ostelli, chissà perchè ho sempre incontrato gente molto più ordinaria…ahimè..essenzialmente gente che voleva viaggiare e risparmiare. come me.
    ma come fai a mantenerti? io per fare i miei viaggi praticamente vivo di niente..e lavoro…dappertutto.
    capisco il mito on the road , come no, ma bisogna pagarsi il biglietto del treno, il super e le sigarette. non bevo, questo è già un bel risparmio.
    amen.

  4. Baltic Man ha detto:

    …le cose piú assurde.
    Di questi tempi, per esempio, insegno italiano a gente che non sa bene perché lo studia
    ,-)

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Diary of a Baltic Man

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