Facebookrazia

05 Mar

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Di fatto, in Colombia il mezzo di comunicazione più importante non è la televisione e nemmeno internet considerato nella sua globalità, ma Facebook. Il social network americano, che voci attribuiscono direttamente finanziato nientepocodimenoche dalla CIA, viene infatti usato fino all’esasperazione, e rispondere “no” alla solita domanda “tu tienes facebook?” è un opzione non contemplata. Risalendo agli amici degli amici ti troveranno comunque.

Dopo il successo della Marcia contro le FARC del 4 febbraio, però, gli utilizzi del Librofaccia nell’ambito del confronto politico si sono moltiplicati su scala impressionante, e accedere ad un gruppo o una discussione su quest’Uribe o quella FARC significa ritrovarsi immediatamente in un mare di socialità vagamente inquietanti.

Prendiamo ad esempio la campagna “Colombia es pasiòn“. La velatura patetica della faccenda è chiara già nel reale, ma le discussioni e i commenti che uniscono i 75000 utenti di questo facebook’s group superano di gran lunga il confine del ridicolo…”non avete avuto i brividi nel vedere Montoya col suo bolide di macchina superare qualcuno?”

Agli appassionati del genere, si consiglia un viaggio a perdizione nei meandri di queste raggruppaglie, seguendo un filo logico perfettamente tagliato in due dove si incontrano “200.000 motivi per sostenere Uribe” e si scontrano “100.000 motivi per odiare Uribe”, “Colombia es razon” e “Colombia tenrìa que ser mas razòn que pasiòn” fino ai gruppi freschi di giornata in cui ci si unisce contro la guerra al Venezuela.

Curiosità: non mancano all’appello i sostenitori di Mockus per le elezioni del 2010. Ci sono tutti, proprio tutti, nella democrazia del Facebook.

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6 Responses

  1. fakunin ha detto:

    Mockus! Non l’avevo mai sentito nominare! Grazie ai tuoi link ho scoperto un personaggio! l’idea dei mimi è geniale… mi pare di ricordare che nel film Paris, je t’aime, (raccolta di vari cortometraggi), uno dei cortometraggi descrivesse la vita di un mimo fantastico… non aveva la macchina ma quando usciva si muoveva come se fosse in macchina. si potrebbe utilizzare una mandria di mimi nelle città italiane per promuovere l’uso della bici e delle piote.

  2. Baltic Man ha detto:

    …”piote”…!

    Guarda che quest’uomo è piu che interessante. Piu si entra nel discorso con i colombiani e piu loro tirano fuori aneddoti interessanti sul Mockus.
    I mimi nelle città italiane? L’ultima frontiera prima del collasso. Ma qua il traffico è even worst.

  3. Nyx ha detto:

    ciao Baltic ma quando vai ad esplorare le nazioni confinanti, l’amazzonia?
    p.s. sto ascoltando il tuo amato Ferretti 😉

  4. Baltic Man ha detto:

    La prossima settimana! Working in process….
    Ferretti? Mi hai fatto venire un’idea.

  5. Doppiafila ha detto:

    Che palle ‘sto Facebook… considerando che meno del 20% dei colombiani é entrato su internet negli utlimi sei mesi (e che questo include naturalmente chi ne ha fatto un uso sporadico) non posso pensare ad un mezzo piú verticistico ed isolato da (certe) realtá… O forse l’organizzazione politica su Facebook é un caso di nascita doi una societá civile online che poi si riflettera sulla realtá, creando cosí un precedente su scala mondiale? Nel dubbio, mi schiero: che palle ‘sto feisbuc…
    Saluti, Doppiafila

  6. Baltic Man ha detto:

    D’accordissimo. Non ci piace.

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Diary of a Baltic Man

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