El Presidente de verdad

02 Apr

uribe.jpgC’è una visione comune costante sulle strade di Colombia, che non cambia nelle ciarle con gli abitanti del nord, sud o centro del Paese. Confermata nei giorni scorsi anche dai sondaggi de El Tiempo, frutto anche di schiaffi e sgambetti internazionali con i Cattivi dei paesi vicini. A Barranquilla come a Medellin, a Manizales come a Cali il grido è unico, i taxisti e i compagni di sbronza concordano: .

Il bonario osservatore straniero, sia esso italiano tedesco o argentino, abituato ad un acceso ed eterno multidibattito su tutto ciò che riguarda il magico mondo della politica e dei suoi paraderivati, rimane effettivamente un attimo perplesso di fronte a cotanta uniformità di giudizio, soprattutto se lo stesso legge i cybergiornali del mattino. Le collisioni grigioverdi di Uribe periodicamente scoperte, le sue vicende personali passate basterebbero a frenare manifestazioni di plebiscito così massiccie, ma l’indole colombiana “così capace di dimenticare le cose negative” pare si stringa più che mai intorno al suo presidente, come televisioni e giornali, d’altra parte.

Le motivazioni di tanto appoggio, in genere, sono sempre le stesse. Il livello di sicurezza e il pugno duro che Uribe ha garantito negli ultimi anni sono stati recepiti positivamente dai colombiani, stanchi di vivere in un Paese dove un semplice viaggio in autobus era fonte di pericolo. Più di una volta, infatti, informandomi sulla sicurezza di questa o quella città la risposta è stata “Ahora que tenimos un Presidente de verdad, Colombia està supersegura”, accompagnata a volte da balle spaziali (“la strada per il Chocò è pattugliata costantemente da elicotteri”, giuro che ho sentito anche questa).

Interessante sarà quindi la situazione nel 2010, quando la Costituzione metterà fine legale ai due mandati del “Presidente de Verdad”. A meno che anche la Costituzione non si unisca all’84% dei fedeli.

8 Responses

  1. Donquishote ha detto:

    Chissà cosa sbcoprirebbero in Italia o in Europa o negli Stati Uniti i reporter senza frontiere.
    Mi sa che indagando oltre le frontiere di cui sopra illuminino l’albero ma non le radici……

  2. Donquishote ha detto:

    Il plebiscitario consenso al tipo è il rovescio della medaglia della nostra annoiata, sofferta,insopportabile acquiescenza a quella che ci ostiniamo ancora a chiamare democrazia

  3. Doppiafila ha detto:

    Ciao Baltic, é incredibile come sia lato il consenso attorno ad Uribe: quale sia l’origine si puó dibattere, ma che ci sia fuor di dubbio.
    Saluti, Doppiafila

  4. Cournot ha detto:

    Sicurezza e ordine pubblico dovrebbero essere i servizi pubblici essenziali forniti da uno Stato, se Uribe li ha introdotti in uno Stato in cui non c’erano è comprensibile che l’entusiasmo attorno a lui sia così alto.

    Fra qualche anno magari inizieranno a interessarsi anche ai suoi lati nascosti…

  5. Doppiafila ha detto:

    Ciao Cournot, hai ragione. Il fatto strano peró é cheUribe piace anche a quelli ai quali NON ha portato miglioramenti né in sicurezza né in ordine pubblico, ma solo l’impressione che qualcuno, da qualche parte é piú sicuro!
    Doppiafila

  6. Baltic Man ha detto:

    “Qualcuno, da qualche parte è piu sicuro”….verdad.

  7. Cournot ha detto:

    Ah, non posso far altro che imparare da voi a riguardo della situazione colombiana. Allora non so, adorato dai suoi seguaci, con una bella immagine televisiva, riesce a far apparire la cose diverse da come sono, mi ricorda qualcuno che c’è anche in Italia. Per caso Uribe possiede qualche televisione?

  8. Baltic Man ha detto:

    No, per quello la politica italiana è piu “sudamericana”.

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