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Bip.


01 Ago

Un re.

Verso l’alto.
Metà del cammino coperto dall’umido.
Acqua ovunque, come se anche le pietre si stiano sciogliendo in altra materia.
A metà cammino c’è un larice seicentenario, un monumento vivente all’annullamento delle funzioni vitali.

In cima, scenari imprevisti.
Un altipiano si nasconde con una sorta di insano pudore, mentre si spoglia al sole delle dieci di mattina.
La camera si accende da sola quando incontra alberi abbattuti dalle valanghe.
L’idea era filmare fiori, prima che la luna d’agosto appiattisca le differenze nei colori.
Ma laggiù in fondo, un tipo col metal detector.

C’è ancora molta neve nell’Alpe Marittima.
La comunità scientifica, i guardaparco, gli esperti, tutti sono indecisi sulla lettura del fenomeno.
Qualcuno sostiene che si morirà per un caldo a cui non si potrà più sfuggire, un caldo che laverà via tutto.
Un’altra teoria invece parla invece di una nuova glaciazione. Il cambio climatico soffocherà la vita attraverso il freddo.
In ogni caso tutto accadrà dopo il 2025.
E’ il 2025 il punto di non ritorno, prima dell’irreversibilità.

L’uomo col metal detector procede con le cuffie.
Quando il “bip” diventa più intenso la terra nasconde qualcosa di artificiale.

Anche l’uomo con la camera procede con le cuffie.
Quando il suono del vento diventa preponderante, il cielo suggerisce qualcosa di soprannaturale.

Cartucce sparate
monete sabaude
brandelli di lattine anni ottanta.
L’uomo col metal detector scandaglia, scava, raccoglie.
A vederlo da qua, pensa l’uomo con la telecamera, sembrerebbe una punizione.
Una condanna in stile dantesco: in cammino per l’eternità, sotto le nevi e le pareti immobili, a setacciare l’infinito.

Cinque stambecchi riempiono lo schermo della telecamera.
A vederla da qua, pensa il tipo con il metal detector, sembrerebbe un’esecuzione.
Il tipo della videocamera, armato del suo supporto metallico, sembra un killer implacabile, alle prese con animali che sono soprattutto corna e che rimangono immobili.
L’esecuzione di un boia condannato a togliere la vita a chi non presta attenzione a simili inezie.

Dalla montagna scende un tonfo spalmato su livelli di eco diversi.
Il metal detector registra una serie di vibrazioni sensibili che risalgono dal terreno.
Il microfono della videocamera capta il movimento del tempo sotto un’altra forma, onde sonore.
La neve ancora incollata alla roccia, sotto la molestia del sole di luglio, spezza un’altra pietra verso il tempo in cui la terra sarà nuovamente piatta.

Gli esperti di climatologia hanno di che dibattere, su questa massa che si divide.
E’ stato il calore della neve a provocare il crollo?
E’ stata la luce glaciale del sole a spaccare la pietra?

Il tipo con la videocamera ha spostato il raggio d’azione dell’obiettivo.
Nello schermo adesso c’è l’uomo col metal detector.
Sembra quasi di sentire il suo bip, in cuffia.

<3


07 Lug

<3

Se saliranno – e sapranno attendere –
aspetteranno insieme
il tacito miracolo, umile prezioso e bello
del tuo sbocciare
del tuo fiorire che sfida il gelo crescente;
e vedremo – poiché essa verrà – la ritornante allodola,
(skylark: gioco e splendore celeste)
rapida nel suo volo, sul bacino d’argento
delle sorgenti scendere, a bersi un sorso di cielo.

E sarà la nuova alba, regalata dalla notte;
per le sentinelle dell’aurora:
Sentinella che ora è della notte?
Sentinella che notizie porti dalla notte?
E la sentinella: Viene il mattino e poi anche la notte,
se volete domandare, domandate,
mùtate di mente, venite!

E troveranno, tra il gelo dei cuori impietriti
e il disgelo della nuova primavera,
che ivi sono pietre e pietre,
e che ivi sono cuori e cuori
e vi sono cuori che sono di pietra
e vi sono pietre che sono di cuore.

E i tuoi occhi contempleranno il Re nella sua Bellezza,
e il tuo cuore si dirà nei suoi terrori:
dov’è colui che registrava,
dov’è colui che pesava,
dov’è colui che calcolava,
dov’è colui che ispezionava le torri?

 

[Giovanni Conterno \\ Profeta Isaia]

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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