Abbiamo fatto un film, un documentario. “Fatto” come una volta, impastando acqua sale e farina, sporcandoci le mani e cuocendo a fuoco lento.
Un documentario che è anche una storia personale, rinchiusa nel sangue e nei cromosomi ed esplosa tutta dietro la videocamera, un documentario che è anche un gioco che è anche un esperimento che è anche una cosa seria, terribilmente seria.
Autunno Viola era un passaggio fondamentale, quasi obbligato. Anni spesi ad inseguire storie, ad osservare la quotidianità di mondi che erano sempre “altri”, ad ascoltare immaginare capire scrivere appassionarsi. E questo è un ritorno alle origini, un viaggio verso il senso delle cose, una dichiarazione d’amore verso un mondo in via d’estinzione.
Il documentario è stato realizzato a prezzo quasi nullo, tre mesi pieni di sana passione. A questo punto si tratta di produrlo e riprodurlo, e vedere che succede. Servono dollari, non fiori, ma opere di bene.