“…la strana idea che c’ho di libertà“

09 Feb

La Rai ha un’orchestra (notevole, considerata la migliore, in Italia. Con sede a Torino) i cui componenti sono a tutti gli effetti lavoratori della rete pubblica, 365 giorni all’anno. Eppure, al festivaldisanremo verranno assunti una settantina di musicisti “a chiamata”, e nessun musicista dell’orchestra ufficiale sarà fra di loro. Perchè? Non lo so. La domanda sarebbe piuttosto: perchè continuare a pagare il canone?

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2 Responses

  1. A.Russo ha detto:

    Sanremo, con i sui dubbi metodi di selezione delle canzoni e con la sua artificialità è la cosa più distante dai fermenti più vitali della creatività e della musica italiana.

  2. dick dastardly ha detto:

    Odio Sanremo, il festival della gerontocrazia e del populismo (e quindi quanto di più vicino alla realtà italiana).
    Ma se c’è una cosa che salvo è l’orchestra. Non lo guardo e quindi forse non potrei giudicare, ma so che i musicisti che vengono chiamati sono buoni.
    Altrimenti non si sporcherebbero le mani gente come Lucio Fabbri, Tempera o Vesicchio.
    Probabilmente l’Orchestra Rai di Torino è molto buona, forse la migliore, non lo so, ma spesso questi musicisti vengono chiamati direttamente da gente come Fabbri, tanto per citarne uno. Che, va ricordato, era ed è il polistrumentista della PFM.
    Non basiamoci per forza sul concetto sono “chiamati” quindi “incapaci”.
    Ci sono ottimi turnisti. Poi si può discutere dell’aspetto economico (probabilmente costano di più, e sono soldi nostri, purtroppo), ma è un altro discorso.
    Ciao

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