Latito, hai ragione! Ma avevo i miei buoni motivi. Il principale dei quali è: non avrei saputo che scrivere. L’ambientamento a questa ultima faccenda ha assorbito le sue buone energia, tra chilometri sotto le suole e sana impotenza di fronte a certi problemi tipicamente caraibici, tipo trovare nella Bombay del centro di Barranquilla tutto ciò che può servire in una casa, qualcosa tipo Ikea dei poveri. Adesso, però, tutto sta prendendo la sua giusta piega. I miei giorni iniziano con una secchiata d’acqua addosso nel patio dietro casa, poi tutto ciò che succede si sta rivelando piacevole. Come previsto, sono bastati pochi chilometri per separare nettamente Barranquilla da me, con il piacevole risultato di eliminare l’eliminabile. In altre parole, passo buona parte del mio tempo in piacevole solitudine, forse perchè, ambientalmente parlando, il contesto aiuta. Oggi è mercoledì, per esempio. Ogni mercoledì sera, per esempio, a Salgar la luce misteriosamente sparisce. L’immagine di questo pueblo a lume di candela, con le stradine di sabbia e il boato dell’oceano in sottofondo, è un momento di puro calòr. Poi c’è l’università . Mi hanno dato un ufficio, mi hanno dato un computer, mi hanno dato un corso di Italiano 1 e mi danno del lei. In più, mi danno libero accesso alla mediateca universitaria, non solo ottimi libri – in italiano – ma anche una caterva di dvd. Non mi lamento. I miei studenti sono un bel gruppo, dai 17 ai 40 anni, ed ormai viaggiamo per la sesta lezione, tra grammatica arti e cultura generale. Ho una certa libertà nei contenuti, cerco di approfittarne. Anche se ciò comporta sostituire tiziano ferro con giovanni lindo ferretti. Venerdì, invece, inizio le lezioni della specialistica. Due materie già da adesso, due materie più avanti. E tu invece? Sapevo da fonti certe che eri partito in bici verso oriente. Calcolando la velocità di internet in Val Mongia, il messaggio è stato qualcosa tipo “è partito verso la romania in bici e treno. Grandeâ€. Vago, ma credibile. E come procede la cosa? Sei in solitaria? Se non è blasfemo dirlo, ti invidio. Hai poi comprato un volo per queste terre maledette? Vedrai tu come organizzarti, ma nel caso piombassi a Salgar chiedi per la Casa de las tres Piedras ;-);-) Spero di leggere qualche tuo intruglio di birra e sudore.hola hermano!!! como te va la vaina?
qui sono praticamente al giro di boa di metà missione. Quasi a tirare un bilancio. Prima considerazione che sicuramente sarà difficile che possa resistere in italia più di qualche giorno. Seconda considerazione è che è un’esperienza che ti muta di dentro. Poi la fortuna di aver visto un popolo che difficilmente avrei potuto conoscere in altro modo.
Potrei accettare il consiglio di enzo ed andare a vivere in un luogo sperduto ed isolato. Saprei comunque di aver vissuto.
Mai come in questi giorni sono lontano dalla realtà materialistica occidentale. Per certi versi mi sono ancora più isolato di quello che già il posto comportava.
In questi giorni mi tornano alla mente le serate a salgar.
Luce soffusa e voluto isolamento. Già allora.
Non male direi.
Inizio a preparare lo zaino per il lungo inverno. Camminando.
Nulla può valer lo sforzo di fermarsi.
Si tornerà all’origine e alla migrazione.
Hola, e beato te che puoi permetterti bilanci. Qua e' tutto un bombardamento indiscriminato di...nulla, alla fine. Effettivamente il tempo scorre, da quelle parti probabilmente piu' lento del previsto, ma in un attimo sara' comunque tempo di migrare. In questi giorni di troppe luci e antitetico isolamento (quant'e' lontana Salgar!) mi sono accorto che non ha poi cosi senso, quello che continuano a ripetere tutti, da queste parti. Voglio dire: il pandino delle poste, il dover attrezzarsi per l'autunno, i programmi a lungo termine, ancora una volta, li lascio agli altri. Quello che ritorna con insistenza nella cabeza, invece, e' il progetto di viaggio verso est. Iran, Turchia, Inguscezia, donde sea. L'importante e' non avere una meta, solo un po' di adrenalina e la sana sensazione di sentirsi vivo. I quattro soldi del signor posteitaliane vanno spesi in qualche modo, e mai come in questo momento sento il bisogno di fare un qualcosa di veramente utile; fuggire, per esempio. Un taglio netto. E quindi non so che sara' nel tuo zaino per il lungo inverno. Non so quale percentuale di tutta la carne che sto cercando di gettare sul fuoco cuocera' fino a diventare qualcosa di concreto. In ogni caso, io ci so(g)no. Sogno isolamento coniugato con movimento.