Archive for the ‘Viaggi Mentali’ Category

Pioveriggio


01 Mag

Ma tu credi veramente in quel che fai? Voglio dire: quando racconti alla gente i dettagli della tua attività, quando ti scaldi nel tentativo di spiegare agli altri chissà quale meraviglia, sei realmente convinto che tutto quest’ingegnarsi abbia un senso? D’accordo: sei bravo. Ci metti passione. Lavori d’ingegno e di competenza. I tuoi lavori esprimono il meglio della tua capacità. Eppure mentre mi parli non riesco a non seguire quel tuo neo sulla fronte, e le mie orecchie rimbombano in un supremo nulla, e la mia memoria improvvisamente si ricorda di quel lumacone che ieri sera strisciava lento sull’asfalto, davanti alla panchina, e si chiede se ce l’avrà fatta, a raggiungere l’altro lato della strada. E intanto tu parli, tu mi racconti il tuo lavoro, e in un certo senso, devo ammetterlo, mi convinci.

Se un giorno avrò mai bisogno di un’illusione, comprerò la tua.

I scream, you scream, icecream


19 Apr

La foto di un sole infuocato messo insieme da una serie infinita di pixel. In televisione una serie di cotechini imbellettati parlano di politica e di scandali politici. Mia madre ascolta attenta preoccupata dalla crisi, le mie gambe invece sono stanche dopo una giornata di deambulazione sul cemento. Sul cemento.

Leggo di Fabri e dei suoi capelli di bellezza che si porta dietro sulle rive del mediterraneo. Nelle orecchie c’è ancora la voce di Sol, le sue modulazioni del sud su testi in jam session. Ieri sera c’era chi scattava foto a un gatto esistenzialista e chi raccontava di una carovana itinerante sulle strade del mondo. C’era anche il suono di un contrabbasso costruito con una cassa di vino barolo e con una gamba del tavolo. “Ha ragione fini o beppe grillo? Le primarie o i candidati in parlamento?”

E’ un discorso di improvvisazione? E’ un discorso di improvvisazione. Non riesco a concepire la mia vita scritta in uno spartito, legata a un ritmo o un movimento predeterminato. M’immagino piuttosto un assolo stonato e scoordinato, un fraseggio senza fantasia né genialità, una melodia che si allontana dalla logica del sound. Ma un assolo che rimane iscritto in un’armonia superiore, che cammina insieme al groove di un basso sporco e quasi assente, un basso costruito con una cassa di vino barolo e la gamba di un tavolo.

Voglia di un sorso di meraviglia.

Bah


18 Apr

Solo per il gusto di graffiare la carta di sporcare il bianco di non avere niente da dire di abbassare la testa e riuscire a non vedere di sottolineare il nulla di svuotare uno spazio pieno di dare un seguito alle paranoie di non pensare a lei di non pensare a loro di uscire dal mio me di divertirmi di incuriosire con un’immagine strana quella ragazza dalla gonna verde che con fastidio mi evita, in gimcana sul marciapiede.

C……….E


01 Apr

Condivisione di elementi inscindibili.
Condivisione, mettere tutto su uno stesso nastro, annullare gli spigoli tra le superfici.
Con divisione, unità unite da imprescindibili differenze.
Con di visione, allucinazione organica di un’entità macrogigante.

Spazio di speranza tra necessità e desiderio.

Azione-distruzione


21 Mar

La CREAZIONE
di un problema
nuovo

è

la DISTRUZIONE
di uno stato di tranquillità
esistente.

In purity


02 Mar

Rinchiudersi nel mondo interiore.
Giocare al delirio là fuori dalla porta.
Due ambienti, duemila possibilità.
Molti si rinchiudono nel pensiero per inerzia.
Altri prendono troppo sul serio la plastica.
La verità è che il mondo di fuori appartiene all’universo interiore.
E nessuno dei due esiste.
Ma allora, dov’è la purezza?
La purezza è il perfetto equilibrio.
La sospensione su un vuoto che non esiste.

Umanità bambina


05 Feb

in movimento concentrico
alla ricerca di una distrazione
travestita di futuro
imprigionata dal suo destino
con le mani sporche di colore
viva e pulsante come un capriccio
in posa plastica di fronte al proprio ritratto
mani e piedi per costruirsi e fuggire
spaventata di fronte all’evidenza
distratta dal suo stesso mistero
disorientata in una malinconia primordiale

Umanitá bambina che non crescerà mai.

Movimento


30 Gen

i passseggeri seduti sul treno in corsa;

i passeggeri che camminano sul treno fermo.

 

Chi è in movimento??

 

Trappola

Pianosequenza


18 Dic

Umanità.

La peste, le farfalle. Le luci colorate, un tunnel metafisico verso il tempo. Odor di vino, profumo di voci. I timpani trapanati da sguardi animali. Le conversazioni tra amici, i maglioni per uscir fuori a fumare. Paesaggi appartenuti a vite precedenti. Lei che lo ascolta sognante, lui che le sfiora le ginocchia. La croce del sud nel cielo, che si vede solo d’inverno. Succede tutto adesso, succede tutto qui. Si rompono i bicchieri sul pavimento. Lei che adesso abbassa lo sguardo, lui che è avvolto da un brivido freddo. Voglia di gridare, di sentire il silenzio, di sdraiarsi sul legno. Tra i pezzi di bicchieri rotti e le luci colorate e lui che le sfiora il ginocchio. Qualcuno che parla di rivoluzione possibile.  Il riflesso di un abbraccio, di quelli che è come fare l’amore. Piatti, bicchieri, adrenalina e forchette.

Le sedie rimaste come loro due le hanno lasciate. Un’ombra che spazza via quel che rimane. La notte, che quando esci parli a voce bassa per doveroso rispetto. La luce adesso illumina per davvero la meraviglia del vuoto. Quante cose non dette sotto il vetro del cielo. Quanti attimi immaginati e poi realmente vissuti? Altri ricordi agganciati alla carne. Stretta nelle mani, l’illusione del tempo. Tutto ciò che non ci appartiene.

Mah.


01 Nov

ehi, voi!

voi?

noi!

noi noi?

no!

noi voi!

ma noi chi?

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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