Posts Tagged ‘Colombia’

Primimaggi alternativi


03 Mag

Il Primo Maggio in Colombia ha un significato ancora forte. L’impressionante tasso di mortalitá tra i sindacalisti rimane, appunto, impressionante, e ben spiega le problematiche politiche del paese. Il sindacalista, “professione” sempre piú discutibile e politicizzata in Italia, da queste parti é un lavoro per martiri.

Il Vallenato é l’identitá culturale per molti colombiani, le basi storiche di una musica semplice che ha reso famosi internazionalmente personaggi come Carlos Vives. Valledupar, ai piedi della Sierra Nevada, oltre ad essere una base storica per molti gruppi paramilitari é la capitale di questa strana musica.  In questi giorni di festival, tra sombreri gialloneri fiumi di ron e personaggi bizzarri dalle fisarmoniche infuocate, Baltic Man soffre ma sopravvive grazie al suo mp3.

Pechichona Style


16 Apr

pechichona.jpgPer uno strano scherzo del destino, nel mio errante cammino ho incontrato pochi professori geniali e un esercito di ciarlatani, paraprofessionisti messi là dietro una cattedra a insegnare il loro nulla. Non è dei secondi che val la pena parlare, ma delle poche e valide eccezioni: gente che ha sempre lasciato il formalismo fuori dalla porta, che senza remore ti chiama Coglione quando sopravvivacchi in un’università che paghi – eccome, se la paghi -, professori che ti trattano come figli ma come i figli si trattavano una volta, a bastone e carota si suol dire.

Ebbene, una di queste falle nel sistema è apparsa nella Uninorte. Professoressa, psicologa, marketinwoman, madre di un figlio che studia in Vietnam e di un altro che suona il sax contralto con Baltic Man in mezzo a un ufficio, la Nostra ha creato un’impresa senza particolari scopi di lucro se non quello di investigare giornalisticapsicologicamarketsocialmente nella disastrata Barranquilla. Un’impresa dove il personale è under30, e quando si festeggia un compleanno l’ufficio si blocca e appaiono pappagalli. Un’impresa dove, manco a dirlo, da un po’ di tempo passo i pomeriggi, e guarda lì che ti scopro che in Colombia, ebbene si, si può lavorare. E che lavorare, ebbene si, può essere un gioco.

Protagonista della storia è comunque una sedia. Una sedia, lo giuro, una sedia a dondolo. “La pechichona“, cosi si chiama, suole rievocare i bei tempi andati, quando a ritmo blando le nonne e le mamme lentamente ci trascinavano giù (o su) nel mondo (soprattutto in Colombia, dove quest’oggetto conserva il suo aplomb) richiama alla saggezza popolare: lì si siedono governanti, artisti, faccendieri, gente che viaggia in moto dall’Alaska alla Patagonia, futuri santi, poeti e navigatori. Un progeto di “marketing culturale”, nato dalla fantasia della Profesora di cui sopra e rapidamente diffusosi nel Barranquillese. Geniale. Assolutamente geniale.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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