Vaga inquietudine d’azzurro
accade nel crepuscolo di un mediterraneo di provincia
quando le dita si atrofizzano tra le lamiere di un sms
mentre il circo dei gitani si insedia, in caravane milionarie, interconnesse al satellite
e l’uomo dei comandi solo dice: “fai cosa vuoi”.
Faccio l’azzurro perché azzurro è quel che voglio
il colore dell’ombra nell’isometro del display.
Le pozzanghere si allargano di acqua crespa nel parcheggio dei gitani
io faccio l’azzurro, è l’azzurro che fa me.
Metteremo insieme parole inseguendo il caso,
le nostre parole preferite, o chissà , le più scontate.
Parole che si ritorceranno contro, diventeranno materia
carne e cervello e fondi di thé.
Tutto appare confuso all’una e diciassette di un mediterraneo di provincia
tutto appare così chiaro, e irrimediabilmente azzurro.
mentre il circo dei gitani si insedia, in caravane milionarie
l’uomo dei comandi non riesce ad andare a dormire, e solo dice:
“io ho detto tutto, adesso fai cosa vuoi”.